PROGETTO NAZIONALE CEFALEE E FARMACIA DI COMUNITÀ

Locandina Cefalee pg

Cefalee in farmacia di comunità, al via un progetto per intercettare casi non diagnosticati

Individuare in farmacia i casi non diagnosticati di cefalea in modo da poterli trattare al meglio e, se possibile, prevenire gli episodi cefalalgici. Questo l’obiettivo del “Progetto nazionale cefalee e farmacia di comunità” nato dalla collaborazione di Fofi (Federazione degli ordini dei farmacisti) con il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco Università di Torino. Il progetto è stato illustrato, nell’ambito della terza edizione di Farmacistapiù che si è svolta lo scorso fine settimana a Firenze, dalla sua coordinatrice Paola Brusa, docente dell’Università di Torino. «L’individuazione dei casi non diagnosticati», ha spiegato la professoressa Brusa «avverrà per mediazione del farmacista di comunità che, per mezzo di semplici domande alla persona che si presenterà chiedendo un rimedio per il “mal di testa”, potrà essere in grado di capire se si parla, in realtà, di un problema di cefalea. In questo modo il paziente potrà essere indirizzato a un centro cefalee, dove potrà essere fatta l’eventuale diagnosi definitiva». La fase di raccolta dei dati dovrebbe concludersi dopo l’estate. Le informazioni ottenute saranno poi consegnate a neurologi ed epidemiologi ai quali spetterà il compito di descrivere il quadro della situazione regione per regione. «Lo scopo ultimo di questo progetto» ha aggiunto Brusa «è quello di individuare e trattare quel 20 per cento di pazienti con emicrania che non conosce la propria condizione. I farmacisti costituiranno una sentinella fondamentale per porre un freno a una patologia che non solo è invalidante perché dolorosa, ma anche origine di alti costi diretti e indiretti».

Per ulteriori informazioni contattere il referente della provincia di Torino: dr. Emanuele Platter – leleplatter@hotmail.com

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